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"Preliminary Due Diligence": la strategia della prudenza"

10\05\2022


Il controllo di Due Diligence Preliminare nell’ambito di operazioni commerciali e di business è una scelta strategica determinante a tutela degli interessi aziendali: effettuare adeguati controlli sulla Controparte (cliente, partner, fornitore, azionista, collaboratore) consente verificarne in anticipo il valore, la condizione, l’integrità morale e la reputazione, tutelandosi da potenziali perdite economiche, reputazionali, finanziarie e problematiche legali.
Con il diffuso rischio di corruzione su scala internazionale, inoltre, i controlli preventivi coadiuvano l’azienda nell’ottemperare alle normative anticorruzione, antiriciclaggio e appalti.

A CHI SERVE LA DUE DILIGENCE


La “Dovuta Diligenza” è necessaria a chiunque si sieda a un tavolo delle trattative per conoscere l’interlocutore “oltre l’apparenza” e valutare per tempo l’opportunità e la convenienza di una relazione commerciale: che si tratti di investimenti, fusioni, operazioni assicurative, fornitori, potenziali clienti o candidati, la Due Diligence preliminare è necessaria per prendere decisioni ponderate e minimizzare le aree di Rischio.

LA STRATEGIA DELLA PRUDENZA


Le attività informative preliminari, di norma ottemperate dagli organi di Risk & Compliance delle multinazionali, sono sempre più richieste anche dalle PMI, come strumento strategico e decisionale. La prudenza in questo caso non è qualcosa che limiti l’iniziativa imprenditoriale, ma anzi rappresenta un valido supporto al suo sviluppo nella misura in cui la protegge da Rischi che potrebbero essere determinanti per la sua stessa continuità.

Si pensi in particolare a:

Rischio collegamenti con corruzione e riciclaggio
Selezionare con attenzione partner commerciali e subappaltatori, consente di adeguarsi alle misure previste dalle normative anticorruzione (D.Lgs. 231/2001) e tutelare l’integrità della propria Supply Chain dal rischio di infiltrazioni e di collegamenti con partner commerciali esposti.

Rischio economico
Operare con partner commerciali non solidi può esporre la propria azienda a gravi conseguenze anche dal punto di vista economico. Il controllo del Rischio in questo caso si basa sulla valutazione dei punti strategici della Controparte: la sua struttura societaria e organizzativa, le dimensioni, il business e il mercato di riferimento, i fattori critici, la business continuity, i dati economico-finanziari, i rischi potenziali, le attività e le passività, le relazioni commerciali, l’analisi degli esponenti, la valutazione di rumors e informazioni ufficiose.

Rischio Reputazionale
Relazionarsi con partner collegati alla criminalità o che operino in modo non trasparente può causare gravi danni alla Reputazione aziendale, che andrà a subire le ricadute dei comportamenti inappropriati delle società collegate. Si pensi a fornitori coinvolti in pratiche di sfruttamento dei lavoratori di filiera o che siano carenti in tema di salute, sicurezza dei lavoratori, ambiente anche in ottica ESG e di sostenibilità.

L’IMPORTANZA DELL’OSINT NELLA DUE DILIGENCE


In questo processo informativo, l’utilizzo dell’OSINT (Open Source Intelligence) consente di completare la visione del quadro complessivo a 360 gradi e in modo attualizzato. Attraverso il reperimento, la selezione e l’analisi delle Fonti aperte infatti, si otterrà un valore aggiunto capace di delineare un profile il più possibile esaustivo della Controparte. Al di là dei dati ufficiali, l’OSINT consentirà di ottenere informazioni da stampa internazionale, nazionale e locale, social network, rumors di competitor, clienti e fornitori, recensioni, criticità legate al Covid e rilevare eventuali problematiche legali e reputazionali.

COSA VIENE CONTROLLATO


Un’analisi di Due Diligence Preventiva consente di conoscere in modo il più possibile approfondito la propria Controparte.

Il controllo inizia da una approfondita analisi dei dati ufficiali della Camera di Commercio di riferimento (italiana o estera), con attenzione alla storicità aziendale, alla composizione dell’azionariato, alle modifiche societarie rilevanti o insolite.

L’analisi prosegue dunque con l’approfondimento della struttura societaria e l’identificazione di eventuali negatività su tutti i soggetti apicali (gravami immobiliari, protesti e/o pregiudizievoli di conservatoria, notizie di rilievo reputazionale, collegamenti con la criminalità, coinvolgimento in processi, casi di corruzione e riciclaggio, criticità di qualsiasi genere). - Si prosegue dunque con l’analisi approfondita del Bilancio, che porterà alla determinazione di un Rating sintetico definito da un’Analista che costituirà l’indicatore dei risultati finanziari e della solidità finanziaria dell’azienda.

Si analizzerà dunque con attenzione il rispetto delle normative anticorruzione e antiriciclaggio, le Certificazioni possedute, l’eventuale presenza nella White List della Prefettura di riferimento, l’eventuale coinvolgimento in processi o casi giudiziari.

Al fine di completare e attualizzare il quadro della Controparte, se ne analizzerà quindi la presenza lato web attraverso l’Analisi incrociata delle Fonti Aperte (OSINT): solo dalla relazione tra dati ufficiali, dati ufficiosi e informazioni provenienti dal web, si può infatti ottenere un quadro tridimensionale, capace di restituire un’immagine il più completa possibile del soggetto analizzato.

La corretta e continua valutazione della propria catena di fornitura e delle relazioni commerciali rappresenta un nuovo punto di vista, dove il focus non sono più i singoli aspetti aziendali (bilanci, qualità, continuità), ma dove l’azienda è inserita in un contesto dinamico, variabile ed estremamente mutevole, fatto di relazioni sempre più allargate e di informazioni sempre più numerose. Scegliere di operare attraverso una Due Diligence preliminare rappresenta sicuramente uno grande passo evolutivo per le Aziende che vogliano affrontare le sfide del Mercato con determinazione e mitigare il Rischio attraverso la Conoscenza.
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